venerdì 1 marzo 2013

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" Perdona sempre gli altri, mai te stesso." Seneca.
Il che non significa: "vivi nei sensi di colpa". Soprattutto se sai di non doverne avere. Ma Tieni presente chi sei e cosa sei stato: causa tua o causa altrui, poco importa. Per divenire migliore, in base alle tue potenzialità. Anche quando castrate da chi ...forse...per natura: ne ha meno! 
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Ti prego, Lucilio carissimo, fa' la sola cosa che può renderti felice: distruggi e calpesta questi beni splendidi solo esteriormente, che uno ti promette o che speri da un altro; aspira al vero bene e godi del tuo. Ma che cosa è "il tuo"? Te stesso e la parte migliore di te. Anche il corpo, povera cosa, benché non se ne possa fare a meno, stimalo necessario più che importante; ci procura piaceri vani, di breve durata, di cui necessariamente ci pentiamo e che, se non li frena una grande moderazione, hanno un esito opposto. Questo dico: il piacere sta sul filo, e si muta in dolore se non ha misura; ma è difficile tenere una giusta misura in quello che si crede un bene: solo il desiderio, anche intenso, del vero bene è senza pericoli. Vuoi sapere che cosa sia il vero bene o da dove venga? Te lo dirò: dalla buona coscienza, dagli onesti propositi, dalle rette azioni, dal disprezzo del caso, dal tranquillo e costante tenore di vita di chi segue sempre lo stesso cammino. (L. A. Seneca)

Seguire lo stesso cammino, per me, è seguire la propria coscienza.
Cosa che puo' portare a modificare i percorsi.
A fare scelte nuove.
Rispettose di tutti gli altri.
Per essere sempre piu' rispettosi di sè.

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